E’ ufficiale: Matera ha la sua Zona Franca Urbana
2009
Ne parlavo più di un anno fa. Oggi è ufficiale. Anche Matera è tra i 23 comuni (per 22 aree urbane) che oggi hanno firmato, presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, il contratto per la zona franca urbana.
Come ho scritto tempo fa, le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.
Si legge sul sito del ministero sopra citato: “Dal prossimo gennaio per le aree disagiate saranno operative agevolazioni fiscali e contributive per la creazione di nuove attività economiche nelle micro e piccole imprese, con una dotazione finanziaria iniziale di 100 milioni di euro. Con l’autorizzazione della Commissione Europea, infatti, sono stati sbloccati i fondi necessari all’avvio del progetto. […] Nel dettaglio, le piccole imprese beneficeranno di esenzioni fiscali e contributive (Ires, Irap, Ici e previdenza) sino a 14 annualità. La Legge Sviluppo incrementa la dotazione annuale per il potenziamento delle Zone Franche Urbane di ulteriori 50 milioni di euro annuali, anche per consentire l’individuazione di altre aree svantaggiate.” Per il Comune di Matera ha firmato la dott.ssa Maria Giovinazzi, dirigente delle attività produttive, visto che non abbiamo più il sindaco.
A Matera c’è l’Associazione ZFM Zona Franca Matera ONLUS che “ha lo scopo di diffondere la promozione e divulgazione della Zona Franca Urbana di Matera, con attività di coordinamento delle Zone Franche Urbane Nazionali ed Internazionali, e servizi integrati di comunicazione ed informazione inerente la Zona Franca Urbana di Matera”. Sicuramente sarà uno dei punti di riferimento nell’avviamento della ZFU.
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2 commenti
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Bella l'iniziativa. In Italia purtroppo gli unici che realmente leggono, studiano, applicano e abusano di queste iniziative fiscali sono i potenziali (ma che caxxo potenziali, i futuri) evasori fiscali.
Se la gente normale avesse la stessa applicazione ed intelligenza di questi manigoldi, l'Italia sarebbe la prima in Europa.
purtroppo la nostra cultura ci porta a comportarci da veri "monelli" mentre dovremmo essere più come i nostri amici del Nord Europa dove c'è un rispetto per il prossimo e per l'ambiente da imitare che renderebbe l'Italia il posto più bello del mondo dove vivere